Quali sono i cellulari adatti a bambini?
Quante volte ti sarai chiesta: quali sono i cellulari adatti ai bambini?
Probabilmente, come la maggior parte dei genitori, che vivono costantemente con i sensi di colpa per il poco tempo che riescono a dedicare ai lori figli, non ti sei posta troppi problemi nell’affidare uno smartphone in mano a tuo figlio.
Cellulare ai bambini si o no
Con mia grande sorpresa le domande che i genitori si pongono in merito al cellulare non riguardano l’età giusta ovvero: “quando posso dare un cellulare a mio figlio?”, oppure “a che età posso dare un cellulare a mio figlio?”.
Né tanto meno “Cellulare ai bambini si o no?”.
Piuttosto ci si chiede quali sono i cellulari più adatti, come se dovessimo acquistare un giocattolo o un gioco di società per cui è importante capire il più adatto all’età di nostro figlio per una migliore esperienza di gioco.
Poi c’è un altro fattore ancora più forte, il fatto che soprattutto all’età delle scuole secondarie, nostro figlio dovrà confrontarsi con realtà nuove dove tutti i suoi amici avranno tra le mani uno smartphone e in alcuni casi anche costoso.
Ovviamente come mamma non te la senti di far sentire escluso e diverso tuo figlio per cui ad un certo punto decidi, e sempre più spesso questo accadde fin dalle scuole elementari, di concedere il primo cellulare in mano a tuo figlio.
Fatta questa premessa, in questo articolo cercherò di affrontare questo argomento in modo obiettivo e reale, cercando di rispondere alle domande e ai dubbi che la maggior parte dei genitori e probabilmente anche tu ti poni su questo argomento.
Cellulare adatti a bambini: gli errori
La realtà in cui vivono i nostri figli è molto diversa da quella in cui hai vissuto tu alla sua età. Tuo figlio comunica, prova emozioni e svolge gran parte della sua vita in un mondo fatto di ‘virtuale’.
I suoi stessi amici non sono più quelli che incontra in piazza per giocare, ma quelli con cui chatta o gioca on line con il suo videogioco preferito.
Pensa che Il 98% dei ragazzi, tra gli 11 e i 18 anni, possiede un cellulare personale. Solitamente, intorno ai 9 anni d’età, ricevono il primo smartphone, con un accesso estremamente facilitato e soprattutto continuativo alla rete, e decidono di aprire il primo profilo social (Osservatorio Nazionale Adolescenza)
Oramai è comune incontrare bambini in passeggino con uno smartphone in mano, come fosse un giocattolo come tanti.
Eppure lo smartphone è molto di più che uno strumento di intrattenimento, e va usato con cautela e consapevolezza.
Ma ancor prima di ricevere il proprio smartphone, un bambino sin dal primo anno di età è già in grado di utilizzarlo meglio del genitore.
Tu stesso probabilmente gli avrai dato in mano il tuo smartphone con la canzone preferita che lo distrae e lo fa stare buono. Forse complici anche gli zii che gli fanno vedere su youtube un cartone.
Oppure i nonni che per riposarsi un po lo intrattengono dandogli in mano il proprio tablet o cellulare.
Cellulare adatti a bambini: cosa fare
Il ruolo del genitore è da sempre quello di ‘educare’ ossia mettere in condizione il proprio figlio di ricevere tutta una serie di ‘principi’ e ‘regole’ che lo guideranno poi per tutta la sua vita.
L’educazione deve estendersi anche per l’uso corretto del cellulare e della tecnologia in generale.
Il grande problema è che hai ricevuto lo smartphone senza ricevere istruzioni. Nessuno ti ha mai detto come usarlo, per quanto tempo e gli eventuali ‘pericoli’ che possono sorgere nel caso tu ne abusi.
Quindi se tu per primo/a non conosci nulla o poco in relazione a questo strumento non puoi essere in grado di educare tuo figlio.
Per fortuna negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta.
Sempre più spesso si parla di ‘uso consapevole’ di questi strumenti. Gli stessi pediatri si stanno muovendo in tal senso per dare delle linee guida e delle regole per bambini.
Basta riservarti un po’ di tempo e fare una ricerca in internet. Ti accorgerai di quante informazioni troverai su come l’uso del cellulare può essere ‘pericoloso’ e provocare conseguenze negative anche dal punto di vista cognitivo, se dato in mano ad un bambino senza controllo.
Faccio un esempio. Quando devi insegnare a tuo figlio a muovere i primi passi, o quando gli insegni ad andare in bici o a mangiare con le posate, che cosa fai sempre in tutti questi casi? Lo lasci solo?
Assolutamente no!
Gli stai vicino, forse con una mano lo accompagni e lo aiuti a stare in equilibrio fino a che non acquista sicurezza e così lo lasci andare da solo Share on XAllo stesso modo devi estendere questo modo di ‘agire’ con la tecnologia.
La differenza e il problema però sta nel fatto che tu per prima devi imparare.
E’ un campo nuovo, i tuoi genitori non te lo hanno insegnato perché questo scenario così come lo stai vivendo ora non esisteva quando eri ragazzino.
Sei parte di una generazione vissuta in altri contesti e con altri tipi di esigenze. Quindi è un campo nuovo per tutti, non solo per te genitore ma per gli insegnanti, per i medici e gli educatori.
Tutti dobbiamo esplorare e capire questo nuovo modo di affrontare la tecnologia.
Molto spesso non c’è un’adeguata supervisione da parte dei genitori perché il genitore stesso non è preparato e educato ad un uso consapevole di questi strumenti Share on XGià negli ultimi anni delle elementari, sorge l’esigenza per il nostro piccolo di sentirsi parte di una comunità, quella formata dai suoi amichetti di scuola. E forse inizia a fare la fatidica richiesta: ‘mi compri il cellulare?’
Devi affrontare il primo problema: spiegare a tuo figlio perché hai deciso di non affidargli ancora un cellulare tutto suo.
Qui entra in gioco il tuo ruolo di genitore, attento e premuroso. Che non si lascia intenerire o condizionare dalle scelte degli altri genitori, ma che sa che la sua decisione è per il bene di suo figlio.
E’ chiaro però che se non sei prima tu preparato su questi argomenti, non sarai in grado di affrontare la situazione nel modo corretto.
Io non ti dirò cosa fare, è una tua scelta e una tua responsabilità di genitore. Ma sappi che una volta che gli avrai dato il suo cellulare personale, dovrai affrontare un secondo problema.
In genere la domanda che mi sento fare spesso dalle mamme è: “cosa posso fare per staccare mio figlio dal cellulare?” .
Potrebbe essere saggio porsi questa domanda prima di decidere di dare in mano uno smartphone a tuo figlio.
Invece di chiederti “che cellulare per bambini” dovrei scegliere?”, potresti chiederti: “sarò in grado di dare delle regole condivise a cui tutta la famiglia rispetteranno?”
Nell’ambito della mia famiglia, io e mia moglie ci siamo presi il tempo di spiegare a nostro figlio, che oggi ha 12 anni, alcuni concetti importanti sul cellulare e internet.
Non gli abbiamo certo messo in cattiva luce la tecnologia, sarebbe una cosa sbagliata. Ma lo abbiamo ‘educato’ con tutti i nostri limiti cercando di condividere con lui tutto quello che imparavamo su questo novo modo digitale.
Un buon metodo didattico ed educativo è fare le cose insieme a lui come guardare ‘video’ a tema, ti consiglio questo ad esempio: Social Network usa la testa.
Regole per bambini
Con mia moglie ogni giorno o quando capita l’occasione cerchiamo di spiegargli la realtà che vivono alcuni suoi amici, i cui genitori sono separati o forse poco attenti alle necessità dei propri figli.
Purtroppo a causa d questo fanno quello che vogliono senza nessun controllo dei genitori.
Gli facciamo notare che questa apparente libertà non è positiva ma con il tempo porta a delle conseguenze.
Così nostro figlio a poco a poco ha imparato che deve rispettare delle regole per poter avere fiducia da parte nostra e che Internet non è un gioco.
E’ una ‘lavoro’ continuo ma in questo caso la coerenza è fondamentale.
Per non farlo sentire escluso puoi utilizzare il tuo smartphone facendoti aggiungere nel gruppo dei suoi amici così potrai monitorare (e nota ho detto monitorare) i messaggi, foto e video che si scambiano.
Ho utilizzato il termine monitorare e non controllare perché tuo figlio dovrà recepire che desideri solo proteggerlo. Con il tempo dovrà essere in grado da solo a porsi dei limiti e a gestire i suoi dispositivi con consapevolezza e attenzione, allora quello potrebbe essere il tempo per affidargli il suo primo smartphone.
Ricorda, non potrai essere sempre con tuo figlio, non sarebbe neanche corretto per la sua crescita ed equilibrio emotivo.
Ecco perché dovrai dargli tutti quegli elementi e strumenti che gli permetteranno di “camminare” da solo anche nell’uso della tecnologia.
A che età i bambini possono avere il cellulare?
Lo smartphone è uno strumento molto diffuso. Ormai ognuno di noi ne ha uno e i bambini, come abbiamo visto, imparano a utilizzarlo prima dei due anni.
Non fanno in tempo a iniziare le scuole elementari che desiderano avere un cellulare tutto loro e fanno pressioni su mamma e papà.
Ma a che età è possibile dare un telefonino ai bambini?
Dai 5 agli 11 anni, le competenze del bambino sono elevate e a questa età sa usare il tablet e lo smartphone molto bene.
Per questo motivo, impostando il parental control, è possibile lasciare che faccia esperienza autonoma. Dopo gli 11-12 anni, più aspetti a regalare un telefono al bambino, meglio è.
Prima di dare in mano un dispositivo mobile ad un bambino devi farti una serie di domande che sono fondamentali al fine di capire se può essere il momento giusto oppure aspettare ancora un po’.
Devi essere in grado di considerare sia le risorse che i pericoli legati ad un uso disfunzionale che può essere fatto dei dispositivi elettronici.
Telefono cellulare per bambini: possibili effetti negativi per la salute
Da qualche tempo si sono espressi in merito i pediatri che consigliano ai genitori di evitare l’uso autonomo di smartphone ai bambini al di sotto dei 13 anni.
Non è solo una questione di uso errato e di potenziali rischi della rete. I problemi principali riguardano la salute.
Gli smartphone eccitano il cervello, come tutti i dispositivi digitali; le onde elettromagnetiche aumentano il rischio tumore, interferiscono con i ritmi del sonno, la capacità di socializzare e aumentano l’aggressività.
Inoltre, l’abuso, influenza anche la postura, diminuisce la capacità di attenzione, di concentrazione e la perdita di memoria.
Quindi, se stai prendendo in considerazione la possibilità di affidare a tuo figlio il suo primo smartphone, accertati che abbia sviluppato una certa capacità critica per valutare ad esempio se un contenuto può essere pericoloso, falso, adatto o meno alla sua età.
Chiediti, mio figlio:
- E’ in grado di comprendere che dalla’altra parte dello schermo può esserci chiunque, anche persone malintenzionate?
- E’ capace di difendersi da eventuali attacchi o offese che potrebbe ricevere dalle chat come il cyberbullismo, il sexting o adescamento on line?
- Riesce a darsi dei limiti di tempo evitando un uso elevato, esagerato e incontrollato, con il rischio di sviluppare una dipendenza da cellulare come purtroppo spesso accade?
Se alla fine di queste considerazioni decidi di dare un cellulare a tuo figlio prendi in considerazione di farlo seguendo queste regole:
Consegna il nuovo dispositivo solo dopo una conversazione seria e intima in cui spieghi le responsabilità che derivano dal suo uso.
Metti in evidenza i contenuti che non dovrebbe visionare, le precauzioni da prendere su messaggi potenzialmente pericolosi, non trascurando di citare il fatto che è necessario controllare la propria lista contatti, fare attenzione alla propria privacy, rispettare gli altri, ecc.
In questo modo potete trovare consenso sulle “regole di utilizzo del telefono cellulare”.
In un’epoca in cui i genitori vivono un gap generazionale e tecnologico così ampio, è indispensabile fare tutto il possibile per non restare completamente esclusi dal mondo digitale.
Il problema non è lo strumento ma l’uso che se ne fa.
L’uso distorto dipende dall’educazione non dalla tecnologia stessa e questo lo dimostra il fatto che tanti adolescenti lo usano in maniera appropriata e consapevole.
L’aspetto fondamentale è di non mediare la relazione genitore-figlio con la telecamera del telefono per riprendere tutto.
Non usare tablet e smartphone come ciucci digitali e mantenere un equilibrio anche con altri tipi di attività e interazioni sociali.
Non dimentichiamoci mai l’importanza dei valori e dei sentimenti nella crescita, come l’amicizia, e dello sport e delle attività di gioco e di relax..” (citazione – Redazione Adolescienza.it)
Fai un contratto
Concludo lasciandoti alcune regole per bambini che dovresti stampare ed esporre sul frigo, un vero contratto da condividere con loro e tutta la tua famiglia:
- Di notte il cellulare sarà spento. Lo accenderemo noi e te lo ridaremo il giorno seguente, dopo colazione. In quelle ore non chiameresti comunque nessuno dal telefono fisso, quindi non ci sarebbe alcuna necessità di usare un cellulare.
- Se cade per terra e si rompe, o se lo perdi, sarai responsabile di tutti i costi di riparazione o sostituzione.
- Non usare il cellulare per mentire, prenderti gioco di qualcuno o ingannare gli altri.
- Non prendere parte a conversazioni che potrebbero danneggiare altre persone.
- Sii un buon amico, prima di ogni altra cosa. Se non sai cosa fare, evita di partecipare a quelle conversazione e sta lontano dai guai.
- Non dire niente che non diresti di persona. Né tramite messaggi, né e-mail, né conversazione telefonica, né chat o social network.
- Su Internet cerca soltanto ciò che poi potrai raccontarmi. E se hai domande su qualche argomento, ponila ad una persona di cui ti fidi, non ad una macchina. Preferibilmente a papà o a mamma.
- Non inviare o ricevere le foto delle tue parti intime o quelle di un’altra persona.
- Non ridere di scherzi fatti ad altri; un giorno sarai tentato di farlo, non importa quanto tu sia intelligente.
Ma è pericoloso, e potrebbe rovinare il tuo presente o persino il tuo futuro o rovinare un’altra persona. - Se mandi un’immagine, anche se pensi di essere al sicuro, qualsiasi destinatario può farne uno screenshot (una copia direttamente dallo schermo del suo cellulare) e conservarla.
- Puoi scambiare messaggi solo con persone che conosci nella vita reale.
- Saremo noi a darti il permesso per condividere dei video. Se non abbiamo visto il video e lo condividi comunque, violerai questo contratto.
- Il tempo quotidiano in cui puoi utilizzare il cellulare è limitato. Dato che con il telefono è possibile fare tante cose, a volte potresti non riuscire a metterlo da parte per fare altre cose. Quindi segna bene i limiti.
- Potremmo toglierti il telefono. Poi ci sederemo a parlare. Raggiungeremo un accordo e inizieremo da capo. Papà ed io stiamo imparando ogni giorno, proprio come te.
Crismer